mercoledì 31 marzo 2010

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Così penso che non riderò mai più

Ho le guance di piombo e la bocca scolpita


I torti subiti

sono pochi

e sempre gli stessi

Ma sgomitano

e reclamano

un posto in prima fila nei pensieri


E nel silenzio di una giornata di sole


Tu sei al lavoro

ed io

non ho un cazzo da fare


se non arrabbiarmi in silenzio

in una maniera sbagliata

per una quantità immensa

di tristi sciocchezze


posso

tuttavia

sistemare due cose

prepararmi un pranzo

schifoso

a base di uova

e avere paura

di non ridere più

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