Così penso che non riderò mai più
Ho le guance di piombo e la bocca scolpita
I torti subiti
sono pochi
e sempre gli stessi
Ma sgomitano
e reclamano
un posto in prima fila nei pensieri
E nel silenzio di una giornata di sole
Tu sei al lavoro
ed io
non ho un cazzo da fare
se non arrabbiarmi in silenzio
in una maniera sbagliata
per una quantità immensa
di tristi sciocchezze
posso
tuttavia
sistemare due cose
prepararmi un pranzo
schifoso
a base di uova
e avere paura
di non ridere più
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